"una vita parallela

dove tutto viene

trasformato."

IL MIO MONDO....

                           -Luisa Corbetta

 

Nata a Carate Brianza nell’agosto 1953, sono la quarta di cinque figli. Difficili da gestire tutti insieme per una donna delle pulizie e un uomo con la sclerosi a placche; un paio di noi erano sempre lontani da casa.

In occasione della nascita di mio fratello fu il mio turno di andare in custodia ad alcune zie, successivamente feci la prima e la seconda elementare in collegio.

Crescendo spesso da sola e lontana da casa ancora non avevo chiaro cosa avrei fatto o come lo avrei fatto; sapevo bene però cosa non avrei fatto; cosi quando mi fu offerto di poter continuare gli studi (privilegio degli ultimi), io rifiutai perché a quel punto la mia priorità era quella di essere indipendente.

Dovevo essere indipendente per non sentirmi dire un altro “no”.

Ho scelto di fare l’artigiano perché questa professione mi avrebbe dato la possibilità di confrontarmi e misurami con me stessa e le mie capacità; ero curiosa di scoprire dove avrei potuto arrivare….perchè da qualche parte sarei arrivata!

Così a 18 anni mi presentai in banca intenzionata a parlare col direttore per poter aprire un mutuo ed ottenere il necessario per avviare la mia attività. L’impiegato che mi trovai di fronte era figlio di una collega di mia madre e non mancò di farmi notare che per l’epoca ero ancora minorenne e che non avevo nessun bene e nessuna garanzia che potessero convincere la banca a sostenermi. Mi disse però che avrei potuto fare il certificato di emancipazione. Non avevo nessuna idea di cosa fosse, ma ancora una volta sapevo che non mi sarei fermata.

Dopo aver fatto domanda presso Tribunale di Monza e dopo che sia io che la mia famiglia passammo tutti, ma proprio tutti i controlli necessari, ottenni il documento che poteva dar corpo ai miei progetti.

Col tempo e soprattutto con mia grande sorpresa mi sono innamorata e poco dopo insieme decidemmo di andare a convivere; era circa trentacinque anni fa, sottolineo gli anni passati perché in quel periodo non erano in molti disposti ad affittare case a chi non era sposato specie in provincia. Ma anche questa piccola battaglia è stata vinta e parallelamente al mio lavoro ho cominciato a creare una famiglia.

Solo dopo aver partorito il mio terzo figlio mi sono resa conto che era molto difficile far convivere famiglia e lavoro e cercare di dedicare ad entrambe le cose l’energia e l’entusiasmo necessari; una mattina con grande delusione ho messo fine alla mia esperienza lavorativa e deciso di concentrarmi sulla famiglia.

Con i bambini che iniziano ad andare a scuola trovo nuove cause per cui spendermi come ad esempio la battaglia fatta con altre mamme per il tempo pieno, AIUTO PER LE DONNE CHE LAVORANO

Ottenuto questo risultato ho continuato a spendere le mie energie nel mondo della scuola come rappresentante dei genitori nel consiglio di circolo e poi come membro del distretto scolastico.

Cresciuti i figli termina anche il periodo della scuola e io rallento il ritmo delle mie giornate ora  più tranquille. Un giorno mettendo in ordine la camera dei ragazzi ho trovato per caso pennelli mal tenuti e tempere secche; da allora si è aperto un altro mondo, un mondo in cui ho cominciato a divertirmi con colori e materiali diversi, un mondo in cui ad oggi non mi stanco di provare, sperimentare e curiosare.

 

Il primo approccio con la pittura e’stato grazie a Colombo Nerina a  Nibionno, fondamentale , sempre pronta a incoraggiare , spronare  ogni esperimento , parlo di materiali , colori , gessi , cere , mosaici , e come sempre , pronta a dire “brava” anche quando non era vero!

La mia esperienza artistica continua nello studio del pittore e mio maestro Luigi Stradella. Vedendo i suoi lavori mi sono chiesta : “perché io no?”    E per due anni sono stata la sua allieva.Dopo questi due anni , ne ho fatti sei alla “Paolo Borsa” –MonzaHo avuto come insegnanti : Antonio Triacca , Ernesto Galimberti ,  Franco Sartori (scultore) e Moscatelli Fernando.Con loro così diversi, mi sono confrontata con altre visioni,  che hanno arricchito la mia esperienza.Aveva ragione Triacca, che mi  diceva:” la pioggia sul muretto scivola, ma lascia l’umidità”,perché io sentivo i loro consigli ma difficilmente ascoltavo.